domenica 16 marzo 2008

Disastro Vista (Compito 1)

Windows Vista, l’ultimo “capolavoro” Microsoft, si sta rivelando il più grande fallimento della storia dell'informatica; c’è poco da meravigliarsi: non solo Vista è molto più lento rispetto ai suoi predecessori, ma limita notevolmente la libertà degli utenti.
Vista utilizza una tecnologia chiamata “Digital Restriction Management” che controlla sistematicamente tutte le attività svolte dall’utente per mezzo di barriere tecnologiche, senza che questo possa rifiutarle: tale tecnologia decide quali programmi e funzionalità può utilizzare l’utente, forza l’utente ad installare nuove componenti e, ciò che è più grave, limita l’accesso, da parte dell’utente, a determinati programmi non riconosciuti come propri dal sistema (ergo anche programmi non di marca Microsoft). Così non solo l’utente non è più padrone del processore, ma la concorrenza e le regole antitrust sono aggirate. Nasce dunque il fenomeno della “Trusted Computing”, ovvero il computer smette di fidarsi dell’utente e segue le direttive dategli dalla Microsoft.

Incredibile, fra le restrizioni di licenza si legge: si acconsente di essere spiati da Microsoft, per mezzo del sistema “Windows Genuine Advantage”, che attraverso utilità come Windows Defender si arroga il diritto di cancellare programmi che esso ritiene essere Spyware.

La questione tocca l’etica: può Vista/Microsoft limitare la libertà (seppur digitale) del singolo?

200 Parole

Fonti utilizzate: http://badvista.fsf.org/what-s-wrong-with-microsoft-windows-vista http://www.repubblica.it/2006/09/sezioni/scienza_e_tecnologia/microsoft4/vista-problemi/vista-problemi.html

Per aderire alla lotta contro Vista e tutti i prodotti con tecnologia DRM (Digital Restriction Management) abilitata: https://www.fsf.org/associate/join/am_register_form1

1 commento:

Elvis ha detto...

Uau...Magnifico...Complimenti
Hai fatto un bellisimo blog.
Il mio blog e' www.elviszenelaj.blogspot.com
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